La paura del contagio, l’impatto psicologico della quarantena e tutte le misure necessarie al contrasto del Coronavirus hanno preso a condizionare anche la vita di coppia.
Interferendo, qua e là, anche con la sfera sessuale. È quanto risulta dal sondaggio svolto dalla Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica (FISS). Il modo in cui la pandemia ha inciso sull’intimità e sulla sfera erotica delle persone è dipeso dalla situazione di partenza delle singole persone. Per le coppie conviventi, il lockdown ha rappresentato una sorta di “vacanza forzata”, che ha portato più tempo e modo per vivere una sessualità diversa.
Meno veloce rispetto al solito. Per le coppie non conviventi, invece, la quarantena ha rappresentato una parentesi più sofferta. Che ha portato con sé un aumento dell’autoerotismo, un maggiore utilizzo di siti porno e pure di webcam, per mantenere un contatto virtuale con il partner. Infine, per i single, la quarantena ha rappresentato un vero e proprio isolamento dal punto di vista sessuale. E ha portato un grande utilizzo di internet.
L’uso del materiale pornografico appare lo stimolo prevalente ma si registrano anche comportamenti più esplorativi, propositivi, di novità perché per esempio il 18% ha messo in atto fantasie, l’11% ha provato una nuova posizione, il 18% ha cercato informazioni sulla salute sessuale su Google e il 7% ha fatto telefonate sessuali. Il risultato della somma di maggior tempo a disposizione e di nuovi comportamenti è stata di un miglioramento dell’esperienza orgasmica.
La sessualità tra i giovani non e’ cambiata di molto con il Covid, perché nell’adolescenza esiste un senso di onnipotenza che è tipico e fisiologico dell’età. I giovani pensano che agli altri possa capitare qualcosa ma a loro no, non solo a livello sessuale ma in tutti gli ambiti”.
Entrando nello specifico, per avere un buon desiderio sessuale bisogna stare bene con se stessi, non essere vittime di stress e preda di preoccupazioni. Sotto questo aspettodurante la pandemia sono i genitori a essere piu’ colpiti dei giovani. Per chi ha perso il lavoro, il reddito o chi ha lavorato in smartworking con dei bambini piccoli a casa e’ stata una sfida mondiale. Invece, i ragazzi che non hanno ancora questi pesi sulle spalle, ma si vedono sottrarre il futuro, possono entrare in una strada di depressione che e’ il contrario del desiderio. Il desiderio e’ espressione di vitalità.
Di fronte a una società sempre più pornografica, nelle famiglie italiane permane l’imbarazzo nell’affrontare temi che sono legati al piacere, alla sessualità e alle emozioni connesse a questo tipo di relazioni. I figli adolescenti, per avere delle informazioni, si rivolgono ai coetanei che ne sanno poco e niente.
La cosa importante da sottolineare ancora una volta è che il Sars Cov 2 penetra attraverso le vie respiratorie, ed è presente nella saliva e nelle secrezioni delle vie respiratorie.
Ecco perché il bacio può essere pericoloso, Anche per questo i rapporti sessuali tra partner non congiunti potrebbero essere rischiosi in questo momento. La mascherina ci permette di evitare i droplet, cioè le goccioline di saliva che contengono il virus.
Quindi teoricamente ci protegge, ma anche le mani possono essere veicolo dei droplet: quindi prima di un rapporto sessuale uno dovrebbe assicurarsi di aver decontaminato tutto ciò che potrebbe essere stato contaminato da colpi di tosse e saliva. In termini teorici possiamo anche immaginarlo come fattibile, ma richiederebbe precauzioni molto strette.
E poi teniamo a mente che in un rapporto sessuale si perde il distanziamento che è uno dei 3 cardini necessari per evitare il contagio.
Tutto il resto di per sé, parlando sempre in termini astratti , non è pericoloso. Vale per i rapporti orali come per la penetrazione anale o vaginale, perché non sono una via con la quale si trasmette il virus. Ma ricordiamo che le secrezioni salivari potrebbero trovarsi sulle mani del partner e non solo. Sarebbe necessaria dunque un’igiene che assicuri nessuna contaminazione da tali secrezioni. È bene ripetere anche che la non sintomaticità non esclude il fatto che qualcuno possa essere contagiosi. Impossibile immaginare che le coppie conviventi saranno meno a rischio delle altre. Bisognerà sempre prendere in considerazione l’attività lavorativa dei singoli partner. Chi svolge un lavoro socialmente utile potrà sempre mettere maggiormente a rischio un partner più “isolato”. Perciò, non si può fare altro che educare tutta la popolazione all’uso di presidi protettivi.
I baci sono negati e non possiamo ripetere gli stessi copioni, ma reinventare piuttosto l’intimità. Anche sperimentando. Va usata un po’ di creatività anche nel sesso. I cliché sessuali che una coppia si porta dietro, in un clima da lockdown potrebbero non funzionare. Tra gli ingredienti alla base di una vita sessuale appagante sono l’impegno mostrato per far andare avanti la relazione, un buon dialogo e una forte conoscenza reciproca. Così è possibile fare fronte anche a eventuali criticità sessuali.
Ricordiamo infatti che avere problemi sessuali non denota di per sé una scarsa compatibilità tra i partner. E che, lavorando sulla coppia attraverso la comunicazione, si può accrescere la complicità e, di conseguenza, anche la soddisfazione sessuale.
In questo clima di esplorazione e tensione sono molti gli esperti che stanno continuando la loro attività online, il mio consiglio è di affrontare eventuali criticità o dubbi, sia in coppia sia in maniera individuale, con qualcuno che possa dare informazioni serie e fornire un supporto psicologico e sessuologico.
Dott.ssa Silvia Corrent